Il 21 Marzo 2017 – Apisfero ha partecipato, su invito, al meeting del Working group “Varroa control taskforce” dell’associazione COLOSS.
Il working group raccoglie 79 membri da tutto il mondo.
Gli obiettivi del gruppo sono la definizione di procedure per contrastare il parassita varroa e lo studio di metodologie per monitorare e studiare in genere il fenomeno. Sono presi in considerazione sia gli aspetti biologici dei problemi derivanti da questo parassita ma anche gli aspetti economici.
Molti dei partecipanti infatti non sono solo scienziati e studiosi ma anche apicoltori. Non solo la sopravvivenza del superorganismo api è nel cuore e nel mandato della taskforce, ma anche la capacità della famiglia stessa di essere produttiva.
Non scendiamo nel dettaglio degli argomenti scientifici trattati in questo meeting, ma diamo solo alcuni cenni per descrivere le modalità di lavoro del gruppo.
Sono stati analizzati vari prodotti chimici commerciali ed analizzati in quali periodi dell’anno devono essere utilizzati, in funzione della temperatura e dell’umidità relativa.
Sono state analizzate diverse tecniche di trattamento con acido ossalico, in combinazione con blocco di covata e/o imprigionamento della regina, al fine di valutare il migliore.
Sono state analizzati gli effetti biologici sulla varroa dell’acido ossalico con alcune novità mondiali (anche in controtendenza).
Sono stati valutati e rivalutati altri trattamenti non chimici come quello termico.

Quindi grande attenzione e lavoro di squadra su come sconfiggere questo parassita e su come misurare l’efficacia dei vari trattamenti.
In questa ottica si innesta la proposizione di Apisfero con il Bee Varroa Scanner che, con il suo strumento di conteggio automatico della varroa sul vassoio di caduta, vuole venire in aiuto dell’immane lavoro di conteggio manuale che ad oggi sta dietro a tutti i risultati scientifici portati avanti dal gruppo di lavoro. Non solo si possono ridurre i tempi di conteggio, ma aumentare il campione di famiglie sotto osservazione e diffondere geograficamente il campione statistico.
Il gruppo di lavoro si è dimostrato molto interessato allo strumento e sono in corso contatti con vari enti zooprofilattici, per ora italiani, per l’utilizzo dello strumento.
L’équipe APISFERO